di Davide Rocco Capalbo

Diventati nazionalpopolari in Italia quando Seven nation army, brano che li ha portati al successo internazionale nel 2003, è stato preso in prestito dai tifosi nostrani come inno nazionale non ufficiale degli Azzurri durante i mondiali del 2006, i White Stripes sono stati molto, molto di più di un tormentone. Hanno pubblicato sei album in quasi quindici anni di attività e, in seguito allo scioglimento del duo nel 2011, il cantante e chitarrista Jack White resta uno dei rocker più influenti e prolifici sulla scena internazionale.

Ora, a vent’anni dalla nascita dei White Stripes, Jack White ha pubblicato un libro per bambini, illustrato dalla bravissima Elinor Blake e ispirato a uno dei brani più belli della band: We’re going to be friends.

Il libro di Jack White e Elinor Blake si distingue da altri tentativi più o meno riusciti di adattare brani rock in albi illustrati, innanzitutto perché We’re going to be friends non è una canzone con una retorica (moralista, pacifista, animalista o ecologista che sia). La canzone sembra scritta apposta per finire in un libro illustrato: racconta l’amicizia tra due bambini attraverso piccole scene di vita quotidiana, mai scontate, e mai così ambiziose da voler racchiudere in pochi versi, o in poche pagine, il senso di cose più grandi e universali.

Un bambino e una bambina (la Suzy Lee che spesso torna nei testi di Jack White) si incontrano per strada, entrambi con vestiti puliti, libri, zainetto, e camminano insieme verso il loro primo giorno di scuola. Sulla loro strada tutte le piccole cose sono importanti: le foglie d’autunno, gli insetti con cui si fermano a giocare attraversando il parco, le macchie sui vestiti. A scuola seguono insieme le lezioni, imparano i numeri, l’alfabeto; il tempo passa e prima che se ne rendano conto suona la campanella e tutti a casa. Ma è solo il primo giorno di scuola: tanti altri ce ne saranno. I due bambini sono sicuri che diventeranno amici.

copertina di We’re going to be friends, di Jack White e Elinor Blake (Third Man Books, 2017)

Insomma, è la storia di un’amicizia di quelle che gli americani chiamano BFF (Best Friends Forever): quelle amicizie nate tra i banchi di scuola che resistono a tutti i casi della vita. Il compito di illustrare la nascita di questa amicizia destinata a non finire mai è toccato a Elinor Blake.

Diplomata in animazione alla Disney, tra gli anni ’80 e ’90 Blake ha lavorato per diverse grosse produzioni, tra cui il programma televisivo per bambini Pee-wee’s Playhouse e il cartone animato Ren & Stimpy. Dagli anni ’90 è più nota al grande pubblico come cantante pop con il nome di April March. We’re going to be friends è la sua prima prova con un libro per bambini.

Jack White e Elinor Blake hanno sempre lavorato a distanza e si sono incontrati solo alla prima presentazione del libro, ma tra i due c’è un’affinità artistica evidente. A quanto pare, poi, Jack White non aveva grandi richieste sulle illustrazioni: solo che i colori del libro fossero rosso, bianco e nero.